martedì 5 aprile 2011

Il Pagellone di Filippo Zullliani e Nicola "Lucia" Blini

Eroi. Eroi non come quelli dei film, o dei libri, ma grandi eroi di tutti i giorni. Eroi in carne ed ossa, da vedere e (per le donne) da toccare.
Se a qualcuno fosse stato poco chiaro il concetto di "squadra operaia", avrebbe dovuto venire oggi nel tempestato campo di Madonna dell'Orto e prendere appunti.
Rientri dagli infortuni, partite di addio, ritardi dei treni, lotta contro la propria natura e contro le intemperie sono cose che fanno di normali giocatori di calcetto degli uomini e stasera, contro l'irruente squadra della Madonna dell'Orto, questi sei individui sono diventati uomini.
In una piscina olimpica ci sarebbe stata meno acqua; su una lastra di ghiaccio meno attrito; a Trieste meno vento; ma nonostante tutto questo gli Sparta Spritz hanno dimostrato "core'i pall", gli attributi fondamentali per essere uomini.
Il risultato mente: un pareggio immeritato, e rocambolesco è comunque servito a dare anche la certezza matematica del passaggio del turno ai "nostri".

Marco "il ragno rosso" Sissa.
Come un portiere di pallanuoto, riemerge ogni dieci minuti dalla piscina in cui lo hanno mollato per prendere aria, e poi di nuovo in apnea per bloccare ogni siluro proveniente dal fronte nemico.
La sua zazzera sempre ordinata, il suo felpone rosso e i miracoli su più di una conclusione hanno tolto la polvere dalle foto-ricordo di un Taibi d'annata.

DIVINA PROVVIDENZA. 8. MIGLIORE IN CAMPO TELE+


Davide "il timido" Della Porta.
Per chi ha ancora negli occhi gli scivoloni della prima giornata di campionato, è assolutamente impossibile capire per quale assurda legge della fisica questo possente uomo da mischia sia potuto restare anche solo vagamente in piedi questa sera. Ma il ragazzo si sbatte, lotta, sgomita, nuota e tiene il campo meglio di altre volte: che la settimana a Madrid sia servita ad un completo recupero psico-fisico? Ne dubitiamo ma diamogli credito.
Coraggioso su ogni pallone, non rinuncia nè al fioretto nè all'ascia e regala all'infreddolito pubblico di Madonna dell'Orto il primo raggio di luce della serata.

PERLA RARA. 6,5.


Nicola "hovercraft" Pinazzi.
Che sia sull'asciutto o sul bagnato non fa nessuna differenza: cambio di assetto e di gomme e il motorino dell'attacco Spritziano è pronto a macinare chilometri e gioco.
Tutti sembrano camminare su delle uova di cristallo, lui sul velluto gioca, corre, segna e serve un assist che gli esperti della balistica del R.I.S. stanno ancora studiando; tutto questo senza dimenticare di portare a casa la solita cassetta di legna per il camino.

ASSICURAZIONE SULLA VITA. 7,5.


Filippo "uomo del faro" Bergianti.
Il Lucio della squadra rientra dall'infortunio nella giornata peggiore e si ritrova a fare uno sbarco in Normandia con dei tutori alle caviglie gonfi d'acqua. Spazza l'acqua prima della partita e spazza palloni, gambe ed acqua durante la partita. Pronti via si apposta sulla bianca scogliera di Dover della difesa più bagnata della storia e, da buon uomo di mare, legge con sapienza gli spostamenti di tutte le pozze d'acqua e di quasi tutte le navi da guerra che veleggiano sotto costa.
Troppo spesso uomo in mare a cui lanciare un salvagente, prova qualche infelice incursione nel momento della rimonta avversaria pur non supportato dal fisico. Le palle inattive sono il suo pane.

GALLEGGIANTE. 6.


Andrea "emergenza" Frisullo.
Ospite a casa, padrone del campo. Il freddo e la pioggia gli tolgono apparentemente la voglia, ma appena sente un paio di stinchi a portata di piede, l'acquolina in bocca sale. Attento, ordinato, tempista e irruento come sempre, nella partita del probabile addio al calcetto giocato costruisce il suo personalissimo muretto di difesa e si concede il lusso di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto.

VAPORETTO. 7.


Andrea "highlander" Pegoraro.
Di riposo non vuol nemmeno sentire parlare. Lasciato da solo a fare letteralmente la boa in un mare di squali tiene alto il gioco e la testa dello Sparta per tutto il primo tempo. Meno preciso del solito sotto porta ma prezioso e coraggioso come sempre, a tratti spericolato.
Nel secondo tempo fa da chioccia ai suoi pulcini un po' bagnati soprattutto dopo la rimonta degli avversari.
Solita presenza aerea a sul tabellino.

GUARDIA COSTIERA. 7.

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